Farina tipo 2: come si usa

Viene spesso definita semi-integrale ed è ottima per molte preparazioni in cui la farina integrale risulterebbe difficile da lavorare, in particolare quando si tratta di dolci da forno.

Per fare un confronto con le altre farine esistenti, potremmo classificare la farina 00 come quella più raffinata e quindi carente di crusca, mentre le farine 0,1,2 e quella integrale contengono per numero crescente una maggior quantità di crusca, cruschello, minerali e ceneri che rimangono dalla combustione.  

Ecco perché, chi è particolarmente attento alla ricerca del benessere nell’alimentazione, cerca di prediligere la farina tipo 2 e quella di tipo integrale che contengono molte proteine, fibre, vitamine e sali minerali. 

Così è possibile apportare alla propria dieta attraverso farine integrali e semi-integrali, una buona quantità di calcio, ferro, fosforo e potassio oltre a vitamine come la PP e la B1, utili per il corretto funzionamento del sistema nervoso, la salute della pelle e innumerevoli altri aspetti.

Quindi maggiore è la forza proteica e più l’impasto sarà adatto ad una lievitazione più lunga, avrà una buona elasticità e un risultato dalla grande sofficità,  leggerezza e digeribilità. A volte, ma non spesso purtroppo, questo simbolo affiancato da un numero viene posto sulla confezione della farina e maggiore è il numero e più lungo sarà il tempo di lievitazione necessario.

Ad ogni modo, questo tipo di farina ha una buona forza proteica. Infatti è considerata una farina forte, e in quanto tale necessita di una lievitazione più lunga, possibilmente in frigorifero così da rallentare l’azione fermentativa del lievito. Necessita anche di una dose maggiore di acqua, fredda,  che durante l’impasto verrà completamente assorbita rendendo la massa molto elastica, resistente e permettendo una buona incordatura, sia con la planetaria che a mano. Nonostante sia indicata e ottima per le lunghe lievitazioni viene comunque utilizzata anche per impasti a lievitazione più breve.

Sono sempre più numerose le ricette, anche vegane, di preparazioni dolci e salate con l’utilizzo di farina tipo 2. Questo perché è crescente il numero di persone che vuole mangiare sì con gusto ma prestando molta attenzione ai valori nutrizionali degli alimenti. E questa farina permette realmente di soddisfare entrambe le necessità.  

In pasticceria è comune usarla molti impasti come la pasta frolla, per ottime crostate e biscotti, la pasta sfoglia che risulta ancora più fragrante e gustosa, il pan di spagna rustico e avvolgente e perfino bigné, plumcake, muffin e potremmo continuare. Con un po’ di fantasia potreste anche riadattare le vostre ricette preferite utilizzando questa farina dal sapore deciso. E che dire del pane e della pizza con questo tipo di? Sono ottimi. L’impasto richiede un’alta idratazione e una lievitazione più lunga, ma il risultato è garantito. Anche se vi piace preparare la pasta fatta in casa, potete usare questa farina per preparare tagliatelle, ravioli, gnocchi e un ottimo abbinamento è il ragù di carne.