Olio extravergine di oliva contraffatto: come riconoscerlo

L’olio extravergine di oliva italiano è uno dei prodotti più apprezzati ed amati in tutto il mondo gastronomico e, proprio per questo motivo, è anche uno dei più contraffatti. Questo succede perché l’olio EVO, a livello mondiale, rappresenta un bel business e purtroppo le contraffazioni avvengono quotidianamente.

Tale situazione determina chiaramente un danno per l’olio extravergine di oliva italiano, che si vede equiparato a prodotti di scarsa qualità ad un prezzo più basso. Secondariamente vengono danneggiati gli stessi consumatori, che non possono quindi beneficiare delle proprietà benefiche e terapeutiche dell’olio d’oliva originale.

L’unico modo per difendersi dalle imitazioni è quindi capire come riconoscere un olio extravergine di oliva contraffatto.

Contenuti dell'articolo

1 Olio extravergine di oliva contraffatto: come riconoscerlo

I tre metodi per riconoscere l’olio extravergine di oliva contraffatto

Ma davvero c’è chi spaccia olio di oliva contraffatto per olio buono? Per riconoscere l’autenticità dell’olio di oliva bisognerebbe procedere ad un test scientifico, cioè con l’analisi chimica dell’olio. Naturalmente non è possibile effettuare ogni giorno un’analisi di laboratorio.

Ci sono quindi tre strumenti che ci consentono di riconoscere, in modo veloce e sicuro, se un olio EVO è originale o meno:

l’etichetta;
il profumo ed il sapore;
il prezzo.

Leggere l’etichetta

L’etichetta ci aiuta a conoscere non solo gli ingredienti utilizzati, ma anche la provenienza del prodotto. Può essere considerata come la carta d’identità dell’olio d’oliva, perciò deve essere chiara e leggibile per permettere al consumatore di poter leggere senza problemi tutte le informazioni richieste, dalla qualità fino alla provenienza.

Per prima cosa quindi diffida delle etichette con scritte piccole, poco visibili e che risultano trasparenti, caratteristiche che dovrebbero far scattare un primo campanello d’allarme.

L’etichetta deve riportare determinate informazioni come: processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche dell’alimento.

Infine verifica che sull’etichetta siano presenti i marchi di qualità richiesti dall’Unione Europea. “Biologico”, “DOP” e “IGP” sono alcune delle diciture che puoi trovare sull’etichetta dell’olio d’oliva. I prodotti provenienti dall’estero possono contenere OGM, caratteristica che deve essere esplicitamente indicata.

Olio extravergine falso: il profumo ed il sapore

L’olio di oliva contraffatto si capisce anche dal profumo che emana e dal sapore. Come è noto un buon olio extravergine d’oliva di qualità deve avere profumi fruttati abbastanza intensi e rilasciare un sapore piacevole.

Già dopo l’apertura della bottiglia dovrebbe uscirne un intenso profumo di olive fresche, una chiara indicazione che non è ancora iniziato il processo di fermentazione. L’olio in tal caso è fatto con olive fresche e quindi, oltre ad essere più buono e naturale, mantiene inalterate anche le sue proprietà organolettiche.

L’olio d’oliva è poi caratterizzato da un leggero pizzicore, tratto distintivo di questa prelibatezza culinaria. Il livello di pizzicore può variare a seconda della tipologia di olio d’oliva extravergine, ma se è del tutto assente allora è il caso di diffidare.

Contraffazione olio extravergine di oliva: il prezzo

L’ultimo parametro da valutare per capire se ti trovi di fronte un olio EVO originale o un olio contraffatto, è il prezzo. Oggi puntiamo tutti al risparmio, ma talvolta si esagera col rischio di sacrificare la qualità.

Ebbene un buon olio extravergine d’oliva italiano non può costare meno di 8-9 euro al litro. Talvolta ci facciamo abbagliare da costi molto bassi, quasi stracciati, e acquistiamo prodotti contraffatti spacciati per olio d’oliva.

La qualità, come è giusto che sia, si paga anche perché alle spalle della produzione dell’olio c’è un grande lavoro di professionisti che ci mettono amore e passione in quello che fanno. E quindi lecito pagare il giusto per un prodotto di qualità.

Ora hai tutti gli strumenti a disposizione per riconoscere un buon olio d’oliva da uno scadente. Tieni a mente questi consigli la prossima volta che andrai a fare la spesa.

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